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Cineclandestino.it
DVD & CO.: SEIZE THE TIME
13/10/2010
di Antonello Branca Il dvd recentemente edito da Kiwido è una doppia riscoperta, tale da trascinarci di colpo nell’America della contestazione; con al timone il cinema militante di un agguerrito film-maker, quell’Antonello Branca scomparso purtroppo nel 2002, che sapeva senz’altro ibridare la forma documentaria così da accogliere le tensioni più forti e genuine del periodo in questione, la fine degli anni ‘60. Riscoperta doppia, dicevamo, perché accanto a Seize the Time (1970), straordinario lavoro maturato sul set unico e irripetibile rappresentato dall’attività politica delle Pantere Nere, è stato inserito un mediometraggio intitolato What’s happening? e girato ugualmente negli States, ma qualche hanno prima (1967). Possiamo cominciare il giro proprio da quest’ultimo. What’s happening? è una ricognizione in bianco e nero dal montaggio nervoso, eclettico, del panorama culturale di una New York votata a rompere con gli schemi tradizionali, sia in arte che in politica. Figure come Andy Warhol, Allen Ginsberg, Roy Lichtenstein e Marie Benois dominavano la scena. Antonello Branca ha il merito di averli intervistati senza timori riverenziali, senza lasciarsi schiacciare dalla loro personalità, sforzandosi in realtà di restituirle al paesaggio antropologico di una Grande Mela in fermento, dove le lacerazioni di una nazione provata dalla guerra in Vietnam si fondevano con l’esplosione della pop art, di nuovi canoni estetici e di istanze etiche lontane dall’America più reazionaria e bigotta. Quell’America ostile, intollerante, imperialista, pronta a schierare tutto il proprio apparato repressivo contro le istanze di cambiamento promosse da più parti, era il naturale antagonista del Black Panther Party. Con il Libretto Rosso in una mano e un fucile nell’altra, pronte altresì a sostenere la loro gente con interventi sociali di notevole impatto come il Free Breakfast for Children Program, le Pantere Nere dichiararono guerra al sistema. Lo fecero nel nome dei diritti, fino ad allora sempre violati, della popolazione di colore, ma puntellando al contempo una lotta di classe dotata di più ampio respiro e per niente isolata dalle rivendicazioni di gay, femministe, pacifisti, ed altri ancora. La piccola troupe di Antonello Branca, in Seize the Time, ne testimonia la vitalità rappresentando in forma semi-documentaristica i momenti più duri dello scontro sociale in atto, le manifestazioni soffocate brutalmente da democratici sbirri stelle e strisce, armati di manganelli, armi da fuoco e baionette. Così come vengono testimoniati altri aspetti della militanza nel Black Panther Party. Ma ciò avviene senza rinunciare a scene di evidente marca situazionista, che hanno spesso per protagonista l’attore Norman Jacobs, bravo ad accompagnarne sullo schermo la carica eversiva di una rappresentazione che si arricchisce, in questi casi, di sfumature godardiane. Con i bellissimi brani di Elaine Brown (The Meeting, The End of Silence, Seize the Time) a far vibrare la colonna sonora di un film, che non nasconde certo l’intento di risultare contiguo agli ideali delle Pantere Nere. | Scheda tecnica | Titolo Originale id. Paese / anno Italia, 1970 Regia Antonello Branca Durata 90' 47' (What's Happening?) Regione Free Formato Color/b&w PAL 4:3 Audio Inglese 2.0 Sottotitoli Italiano, Francese | Extra What's Happening? WEB EXTRA Credits Distribuzione Kiwido Federico Carra Editore | | Credi amico mio Questo silenzio può finire Noi dobbiamo solo prendere i fucili Ed essere uomini. Elaine Brown, The end of Silence Il libro che accompagna il dvd di Seize the Time, uno snello fascicolo i cui testi sono stampati sia in italiano che in inglese, è in realtà uno strumento utilissimo, se si vuole contestualizzare in maniera appropriata i due film di Antonello Branca, What’s Happening? e per l’appunto Seize the Time, che altrimenti potrebbero sembrare scorie di una stagione di lotte e di mutamenti irrimediabilmente lontana. Con tutto il sostrato di malinconia, poi, che il veder sepolta nella memoria un’epopea come quella delle Pantere Nere, così distante dallo squallore e dall’opportunismo politico del nostro presente, senza dubbio comporta. Sono quattro gli interventi ivi raccolti, ognuno con una datazione e un’origine diversa: Un film sulla rivoluzione di Nobuko Miyamoto, L’America di Branca e quella di Pasolini di Italo Moscati, Afferra il tempo di Elaine Brown e Le difficoltà di una pellicola militante dello stesso Antonello Branca. L’artista nippo-americana Nobuko Miyamoto partecipò alla realizzazione di Seize the Time, ed il suo breve scritto è una emozionante testimonianza di chi scopriva in quel modo il Black Panther Party, la metodologia di lotta da loro attuata, gli interventi nel sociale, i leader generosi e carismatici, le vittime assassinate da quei poliziotti sempre definiti “pigs”, maiali. Il tutto in un’America dove la contestazione, il percorso di emancipazione delle varie minoranze e i contraccolpi della guerra imperialista in Vietnam compartecipavano di uno stesso clima di rivolta. Sempre a proposito dell’America di quegli anni, interessantissimo è il saggio di Italo Moscati, scrittore e uomo di cinema che di Antonello era anche amico. Nella sua analisi, che accarezza quel periodo mettendone in luce i diversi protagonisti, da Malcom X ai creatori del Living Theatre, succede che allo sguardo di Antonello Branca sulla realtà americana se ne sovrapponga un altro, importantissimo: quello di Pasolini, che si recò negli Stati Uniti dopo aver girato in Italia Comizi d’amore (1964), ricavando poi dal viaggio oltreoceano altri spunti riguardanti la possibilità che, dalle contraddizioni della società capitalista, potessero generarsi nuovi focolai rivoluzionari. Si entra ancor più nel vivo della realizzazione di Seize the Time, e del complesso rapporto con i militanti del Black Panther Party, confrontandosi attentamente col diario di bordo dello stesso Branca, ricavato da un suo scritto del 1972. Il film-maker, che sarebbe poi morto nel 2002, si mostra empaticamente partecipe del destino del movimento, delle sue spaccature interne, del rapporto conflittuale con le istituzioni statunitensi. Tutto ciò emerge poi con veemenza persino maggiore nell’ultima testimonianza, probabilmente la più accorata, esposta in prima persona dalla cantante e attivista Elaine Brown, cui si deve in parte la “colonna sonora” delle Pantere Nere, con brani che fecero epoca come The Meeting, The End of Silence e, ovviamente, Seize the Time. Da notare, infine, la preziosa gallery fotografica che, oltre ad alcune scene Seize the Time, pone in evidenza con magnifici ritratti gli artisti e gli intellettuali intervistati da Branca in What’s Happening?: Allen Ginsberg, Gregory Corso, Fred Mogubgub, Robert Rauschenberg, Andy Warhol, Leon Kraushar, Roy Lichtenstein e Marie Benois. Stefano Coccia
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