Corriere della Sera

DAL CARCERE ALLA CONSOLLE...

27/11/2011

Dal carcere alla consolle, «D-Jail» porta le parole dei detenuti in discoteca

La musica degli ospiti delle case circondariali della Provincia di Roma: sound metropolitano con le voci del Collettivo del Ponte Liriche scritte in cella su ritmi hip hop e trip hop

ROMA - Canzoni scritte in cella, dietro le sbarre, tra le quattro pareti del penitenziario, in tutto otto, quelle del cd «D-Jail, Voci dal carcere» scritte dai detenuti delle Case Circondariali della provincia di Roma che il «Collettivo del Ponte» ha realizzato - su iniziativa dell’Associazione Il Ponte Magico con il sostegno della Provincia di Roma – presenta mercoledì 30 alle 18.30 alla Città dell’Altra Economia di Roma. Guarda caso la bella e polivalente struttura di Testaccio si trova a Largo Dino Frisullo, attivista che per decenni si è battuto per i diritti dei più deboli, e sicuramente sarebbe fiero del progetto che ha dato voce agli autori dei testi poi messi in musica da professionisti che li hanno interpretati.

Il Colettivo Del Ponte registra il discoIl Colettivo Del Ponte registra il disco

I VERSI DI UN DISCO - Le parole di Alessandro B., Salvatore C., Roberto D., Giuseppe D., Francesco M., Jackson O., Bruno P., Nicola D., Pierfrancesco L. e Giuseppe R. sono i versi di un disco capace di far immaginare cosa significhi vivere in carcere, scritti di proprio pugno da chi in prima persona può raccontare cosa significhi vivere in una cella. L’idea ha precedenti risalenti agli anni ’80 quando la Bmg pubblicò il disco «Lucifero», anche in questo caso i testi scritti dai detenuti degli Istituti di Pena furono interpretati da tanti artisti dell’epoca (da Mal al Rettore, dai Camaleonti a Valerio Liboni). Ma anche un precedente tutto romano: quello dei «Presi per caso», una band nata a Rebibbia e che poi ha unito per anni ex detenuti e non detenuti in una compagnia di successo che «vuole comunicare il carcere in forma artistica». L'anno scorso i Presi per Caso hanno suonato anche in un tour nelle carceri irlandesi.

QUOTIDIANE DISPERAZIONI - Ma torniamo a D-Jail: uno dei detenuti, tal Angelo, figurava tra gli artisti proprio con il brano che dava il titolo al long playing che venne presentato con una lunga tournée in varie carceri italiane. Oggi «D-Jail, Voci dal Carcere» si propone come un ideale ponte per riuscire a raccontare la realtà carceraria con le sue quotidiane disperazioni, emozioni e speranze. Proprio come gli stornelli romaneschi hanno raccontato le passioni e gli struggimenti dei carcerati di Regina Coeli, anche in questo caso, le canzoni sono schegge di realtà vissuta dietro le sbarre ma il sound è quello metropolitano e allora le voci del Collettivo del Ponte interpretano le liriche su ritmi hip hop e trip hop – basi ideali per raccontare in musica – anche se non mancano sonorità rock, etniche e cantautoriali.

OLTRE LA MUSICA - Il disco non sarà commercializzato ma distribuito gratuitamente grazie ad una fitta rete di associazioni, enti, produzioni, radio, tv e tutte quelle realtà impegnate a diffondere un progetto che va ben oltre la musica. I brani saranno inoltre liberamente disponibili per tutti dal 28 novembre in streaming su YouTube e in mp3 e download sul sito de Il Ponte Magico.

Federico Borzelli